Sentieri del Monte Camicia (gruppo del Gran Sasso)

Dal 13/09/2014 Al 14/09/2014
Rocca Calascio
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via Piazzale Pancrazi

Faenza
PARTENZA: ORE 05:00, FAENZA PIAZZALE PANCRAZI, IN PULLMAN;
1° GIORNO:
TEMPI: ORE 7 E 30 CIRCA;
DISLIVELLO:
- ALTITUDINE MASSIMA: 1465 M.;
- ALTITUDINE MINIMA: 941 M.;
- ALTITUDINE PARTENZA 1263 M.;
- ALTITUDINE ARRIVO 1262 M.;
- DISLIVELLO MASSIMO 524 M.;
- SALITA ACCUMULATA 1543.;
- DISCESA ACCUMULATA 1426 M.
DIFFICOLTA’: EE, SI RICHIEDE ALLENAMENTO PER LA LUNGHEZZA DELL’ITINERARIO.

2° GIORNO, GRUPPO A:
TEMPI: 10 / 11 ORE CIRCA - VADO DI CORNO (1924 M.), PIZZO SAN GABRIELE, OPZIONALE (2214 M.), MONTE BRANCASTELLO (2385 M.), TORRI DI CASANOVA (2368 M.), MONTE INFORNACE (2468 M.), MONTE PRENA (2561 M.), MONTE CAMICIA (2564 M. QUOTA MASSIMA DEL PERCORSO).
DISLIVELLO:
- DISLIVELLO: 935 M.;
- SALITA ACCUMULATA: 1650 M.;
- DISCESA ACCUMULATA 1810 M.
DIFFICOLTA’: EEA, SI RICHIEDE ALLENAMENTO E PREPARAZIONE, IL PERCORSO PRESENTA ANCHE NOTEVOLI DIFFICOLTÀ TECNICHE CON PASSAGGI AEREI SU FILO DI CRESTA.
MATERIALI:
- ATTR. DA FERRATA OMOLOGATA.

2° GIORNO, GRUPPO B:
TEMPI: 5 ORE CIRCA - DALLA FONTE VETICA, NEL CUORE DELLA PIANA DI CAMPO IMPERATORE, SI SALE CON PENDENZA CONTINUA FINO ALLA CIMA DEL MONTE CAMICIA, CON AMPI PANORAMI SU CAMPO IMPERATORE, LA PIANURA DIGRADANTE VERSO IL MARE ADRIATICO ED IL GRUPPO DEL GRAN SASSO. RITORNO PER LO STESSO PERCORSO DELL'ANDATA. TUTTO IL SENTIERO E' SENZA ACQUA E SENZA LUOGHI D'OMBRA.
- DISLIVELLO IN SALITA ED IN DISCESA: 950 METRI CIRCA
- DIFFICOLTA': EE

ACCOMPAGNATORI:
ANDREA MARTININO: 334 6549308;
MAURIZIO SOLAROLI: 339 8121149

Due splendide giornate per escursionisti allenati, fisicamente preparati, immersi tra i borghi medievali piu’ belli d’abruzzo e sulle cime piu’ belle dell’appennino centrale.
Partiremo in pullman per il borgo antico di santo stefano di sessanio, borgo medievale fra i più belli d'italia. Il suggestivo centro storico, di origine medievale e’ di incredibile bellezza, è interamente costruito in pietra calcarea bianca, imbrunita dal tempo, ed è dominato dalla imponente torre cilindrica, detta "medicea" per la presenza dello stemma della celebre famiglia fiorentina dè medici, che nel cinquecento fu feudataria del piccolo borgo, in precedenza appartenuto ai piccolomini. Da qui, con un percorso ad anello raggiungeremo rocca calascio, comune del parco nazionale del gran sasso-monti della laga. E’ un antico borgo montano di origine medievale di circa 150 abitanti, posto ad una altitudine di 1.210 m. slm. ha alle spalle la catena del gran sasso d'italia, con l'altopiano di campo imperatore, e guarda la majella e il sirente. Ovviamente, grazie alla sua meravigliosa posizione, dall'antico borgo si ammirano panorami sublimi ma per raggiungere ciò che rende famosa la località di calascio occorre salire ancora più in alto, a 1.512 m. di quota. e' a questa altitudine, infatti, che si erge, maestoso, il castello di rocca calascio, una delle fortezze più alte d'europa, circondato da uno scenario che solo lo sguardo può descrivere. A poche decine di metri dal castello si trova la suggestiva chiesa di s. maria della pietà (xvi sec.). il castello di rocca calascio è stato il set naturale di molti films di successo, tra i quali l'avvincente favola medievale del lupo e del falco "lady hawke" (con m. pfeiffer e r. hauer), "il nome della rosa" (con sean connery) e "padre pio". Concluderemo l’anello attraversando il borgo di catselvecchio calvisio. Dopo avere pernottato al rifugio di campo imperatore, la seconda lunga giornata, solo per escursionisti esperti ed attrezzati sara’ interamente dedicata al sentiero del centenario. Inaugurato nel 1974 dal cai di l’aquila per festeggiare appunto il loro centesimo compleanno. è una traversata lunga e impegnativa riservata ad escursionisti bene allenati, che non hanno problemi di vertigini e che sono in grado di mettere le mani sulla roccia per affrontare alcuni tratti attrezzati. Il sentiero si snoda lungo la cresta orientale del corno grande partendo dal vado di corno per arrivare fino al rifugio di fonte vetica. Il notevole dislivello, sia in salita che in discesa, è distribuito in numerosi e impegnativi saliscendi lungo la cresta. questo fa si che non si possa prendere un ritmo di marcia continuativo e riposante. le salite ripide si alternano alle discese e si fatica a trovare un equilibrio nel passo da tenere. Il percorso non offre nessun riparo e d’estate, il sole picchia duro su queste montagne. Tre litri di acqua sono il minimo sindacale per affrontarlo. Quattro sono consigliati vivamente. l’unica fontana si trova all’arrivo a fonte vetica. La ciliegina sulla torta è la lunga e faticosa discesa dal Monte Camicia fino a fonte vetica, su un terreno duro e sassoso, che arriva a gambe ormai cotte e da il colpo di grazia all’escursionista ormai provato dalla lunga camminata.

Documentazione allegata

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