DATA domenica 3 marzo
Titolo I calanchi dell’Abbadessa
Difficoltà E
Accompagnatori Antonio Proni (cell.3331957315), Matteo Zama (cell.3488112271)
DATA domenica 17 marzo
Titolo I calanchi dell’Abbadessa
Descrizione Un’escursione a carattere turistico/culturale dove racconteremo una storia. Una storia d’amore medioevale avvincente ma poco conosciuta e non romanzata. Nell’uscita che precede la festa delle donne, conosceremo una Donna figlia del suo tempo ma allo stesso modo libera, determinata e protagonista della storia.
Con la collaborazione dell’ente del turismo di Ozzano Emilia (la pro loco che verrà ad aprire) visiteremo l’antica e medioevale chiesa parrocchiale di S.Andrea di Ozzano, riconosciuta di "interesse culturale" dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna. Poi, dopo avere conosciuto la storia dell’Abbadessa, cominceremo l’itinerario escursionistico di visita dei luoghi dove si sono svolti i fatti.
L’itinerario, seguendo il segnavia CAI 801A, parte dal borgo di S.Andrea, antico nucleo di epoca medioevale, costeggiando lo storico parco della Villa Massei lungo la strada sterrata che degrada progressivamente fino a divenire un percorso pedonale.
Il sentiero si inoltra tra vecchi coltivi abbandonati ripopolati da una ricca vegetazione arbustiva fino a raggiungere il fondovalle del Rio Centonara, alla base dell’imponente formazione dei calanchi dell’Abbadessa.
Superato il rio, grazie ad un piccolo guado in muratura, il sentiero risale in destra idrografica, mantenendosi alla base dell’anfiteatro calanchivo, fino ad un bivio dove, imboccando a destra, si inerpica sulla ripida dorsale argillosa ricoperta dalla tipica vegetazione calanchiva: ginestre, sulla, ginepro.
Salendo di quota è possibile ammirare l’intero bacino calanchivo il cui paesaggio è in continua e costante evoluzione. Proseguendo sulla cresta, in breve, si raggiunge un bosco misto di roverelle, aceri campestri e ornielli, che segnano l’ingresso del percorso nei terreni dell’azienda agricola Foiano.
Arriveremo in via Pilastrino e poi a destra, al famoso pilastrino voluto dalla nobile e patrizia famiglia Fava Ghisilieri, che andremo ad illustrare, e poi al punto sosta con affaccio panoramico sul bacino calanchivo (panche, tavoli e cartelloni illustrativi). Torneremo indietro per giungere in prossimità della casa padronale e al bivio a destra sulla strada comunale via Tolara per circa 400 metri fino ad arrivare ai ruderi restaurati dell’antica Chiesa di Santa Maria Assunta a Sette Fonti. Una breve visita.
Torneremo poi di nuovo sui nostri passi e al bivio questa volta rimaniamo su via Tolara in discesa a destra verso Ozzano dove raggiungeremo il centro visite del parco “Villa Torre”
Qui ritroveremo i volontari dell’ente turismo di Ozzano (pro loco) che apriranno in maniera straordinaria e illustreranno il centro visita con all’interno il suo museo ma anche la “location”, la villa e il suo oratorio annesso.Al termine della visita è prevista la pausa pranzo. Al termine di questa proseguiremo su via Tolara fino a raggiungere i ruderi dell’antica Pieve di Pastino, altro sito medioevale e di importanza storica; dove lasciata la strada si oltrepassa una vistosa sbarra rossa e si prosegue per la cavedagna seguendo il segnavia CAI 801B che scende tra i vecchi coltivi e le aree boscate riportandoci fra i calanchi fino al fondovalle del rio Centonara, ricollegandosi all’itinerario di andata.
Il percorso può presentarsi particolarmente fangoso dopo piogge recenti e durante il periodo invernale.
Per evitare di sporcare con gli scarponi l'interno del museo e degli altri luoghi visitati, ricordarsi di mettere nello zaino un paio di scarpe di riserva.
Partenza ore 8,00, mezzi propri da Piazzale Pancrazi, pranzo al sacco
Tempi ore 3,30 (10,5 chilometri) soste escluse
Dislivello 300 metri
Difficoltà E
Accompagnatori Matteo Zama (cell.3488112271)