Alpi Carniche: M.Avostanis, Cellon o Creta di Collinetta, Freinkofel

La possibilità di iscriversi all'uscita è prorogata fino al 16 giugno
Dal 24/06/2022 Al 26/06/2022
Timau - Passo di Monte Croce Carnico
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Pullman da Piazzale Pancrazi, Faenza (RA) - ore 5,00
DATA da venerdì 24 a domenica 26 giugno
Titolo Alpi Carniche: il Cellon
Difficoltà E/EE
Accompagnatori Luigi Melloni (cell.3496676934)
DATA Da venerdì 24 a domenica 26 giugno
Titolo Alpi Carniche: M.Avostanis, Cellon o Creta di Collinetta, Freinkofel
Descrizione Venerdì 24: Partenza alle ore 5,00. Raggiungiamo Tolmezzo e poi la Valle del But, passato l’abitato di Paluzza (UD), a Cleulis, dopo il piazzale del famoso bar Pakai (via IV Novembre), ci dirigiamo all’interno delle folte faggete e peccete su strada non asfaltata, fino alla casera-rifugio Pramosio (punto acqua, bar e caseificio con ottimo Montasio, ricotta ecc. ecc.). Lasciamo il pullman e su comodo stradello forestale/sentiero 402 si sale tra i pascoli fioriti, passando da casera Malpasso (nei pressi lapide in ricordo della medaglia d’oro al Valor Militare, Maria Plotzner Mentil, portatrice carnica colpita a morte da un cecchino austriaco) e casera delle Manze, fino al laghetto glaciale Pramosio con il relativo bivacco. La cima Avostanis (m. 2.193) si raggiunge in poco più di mezz’ora. Visione panoramica sulla valle austriaca del Gail e sulla linea di cresta italo-austrica. Rientriamo per il medesimo stradello, tenendo la sinistra e percorrendo la linea di confine che ci porta al passo Pramosio, nei pressi opere difensive militari italiane con trincee e cavernoni, e ritorniamo a malga Pramosio. Proseguiamo con il pullman per Timau dove alloggeremo presso l’albergo-ristorante “Da Otto”. Timau (m. 830) è una frazione di Paluzza, l’antico abitato di origine austriaca risale al 1100, ricostruito nel 1700 nell’attuale posizione in seguito a disastro idro geologico, gli abitanti parlano ancora il timavense, dialetto carinziano. Passeggiata presso il fontanone di Timau, risorgiva perenne che sgorga dalla montagna e getta acqua raccolta dalle montagne calcaree soprastanti, e al sacrario della Grande Guerra. La chiesa (orribile) di Timau conserva uno dei più grandi crocefissi in legno (33 quintali di peso, 12 metri di altezza). 
Sabato 25: Partenza alle ore 7,30 con il pullman per il vicino Passo Monte Croce Carnico (m. 1.360). Lasciato il pullman nel vasto piazzale, passiamo il confine con l’Austria e sulla sinistra imbocchiamo il sentiero n.147 che ci porta alla galleria austriaca (Cellon stollen), provvista di ferrata, con un dislivello di 110 metri per quasi 200 metri di sviluppo. Il percorso è molto ripido, scivoloso e va fatta attenzione a non smuovere sassi, si raggiunge la Sella del Cellon. Si prospettano due alternative: proseguire per la ferrata Senza Confini (molto scenica) che segue la linea di confine, alcuni passaggi a diedro abbastanza esposti su staffe metalliche non sempre ravvicinate, oppure piegare a sinistra, rientrare in Italia e seguire il sentiero n.147 che con percorso in costa, transitando dalla Cresta Verde, conduce alla cima del Cellon; nell’ultimo tratto il sentiero si trasforma in cengia. Il rientro avviene per tutti dalla via della Cresta Verde e Casera Collinetta di Sopra nella valle morenica tra prati e marmotte ad libitum, possibilità di avvistare i grifoni in volo. Nei pressi del passo, lapide romana dell’antica via Julia Carnica, c’è la possibilità di visitare la casermetta degli alpini d’arresto, con delle opere anti carro (ormai abbandonate) restate attive fino al 1990. Poco lontano la palestra di roccia. A Timau possibilità di visitare il museo della Grande Guerra nei pressi dell’albergo. Se c’è tempo salita al bosco Bandito, antico bosco dove la Serenissima impose il divieto assoluto di taglio per difendere il paese dalle valanghe e dalle frane incombenti. I faggi, tutt’ora protetti, sono diventati dei monumenti viventi con esemplari mastodontici. Si sale dall’antico sentiero delle portatrici carniche che raggiungeva malga Pramosio, il primo tratto è lastricato e scivoloso in forte salita, ore 0,45 al bosco e alla cappella votiva.
Domenica 26: Partenza ore 7,30 con il pullman raggiungiamo la cantoniera lungo la strada del passo e per il sentiero n.401/A che sale rapidamente tra faggete ed abetaie in parte disastrate dall’uragano Vaia, raggiungiamo il pianoro di Casera Pal Piccolo di Sotto con la chiesetta del Battaglione Val Tagliamento ed i resti del cimitero militare, proseguiamo tra le opere e i camminamenti fino al confine austriaco. Il sentiero s’inerpica per facile cammino con alcune staffe e corda fissa, e si sale alla cima del Freinkofel. La cima era un avamposto tattico italiano, per opera dell’ANA e di volontari sono stati restaurati i camminamenti, le caverne interne, le trincee con diversi incisioni e fregi dei reparti. Si possono percorrere facilmente tutte le opere difensive e spaziare sulle montagne e vallate circostanti, sul Gamspiz, Creta di Timau, Polunik, M. Terzo, M. Paularo ecc. La discesa si effettua transitando per il Passo del Cavallo (sentiero in forte pendenza) sempre tra camminamenti e opere difensive della Grande Guerra tutte restaurate. Si può proseguire per la vicina casera Pal Grande di Sotto con punto acqua e alla cappella del Battaglione Tolmezzo. (volendo si può partire direttamente da Timau, ma il dislivello diventa di 950 metri e il percorso si allunga!).
Al rientro sosta a Venzone, patrimonio dell’umanità, visita al centro storico totalmente ricostruito dopo il sisma del maggio 1976, al duomo e alle famose mummie conservate nei pressi.
Per visionare immagini e informazioni si rimanda ai siti: www sentierinatura.it,  www cimefvg.it
Partenza ore 5,00, pullman da Piazzale Pancrazi, pranzi al sacco
Tempi venerdì ore 5,00, sabato ore 6,00, domenica ore 6,00
Dislivello venerdì 700 metri, sabato 900 metri, domenica 600 metri
Difficoltà EE/EEA
Materiali Attrezzatura da ferrata, casco, pila frontale, carta d’identità.
Iscrizioni Da giovedì 5 maggio a giovedì 25 maggio, anticipo € 100, massimi 21 partecipanti
Accompagnatori Luigi Melloni (cell.3496676934)